Mercati Finanziari – Luglio 2018.

By | 10 Agosto 2018

Mese di luglio positivo per i mercati azionari. La spinta è arrivata negli USA dalle trimestrali per la maggior parte positive, tanto da spingere lo Standard & Poor 500 ad un livello prossimo al suo record storico; in Europa dall’allentamento delle tensioni sui dazi.  Dal punto di vista macroeconomico segnalo il 4,1% in termini reali di crescita del PIL americano per il secondo trimestre, grazie specialmente  al contributo dei tagli fiscali dell’amministrazione Trump. La fiducia dei consumatori è molto alta e la disoccupazione ai minimi rispetto alle loro rispettive medie storiche. Gli anticipatori ISM manifatturiero e non manifatturiero correggono al ribasso con l’inflazione che conferma la tendenza rialzista. In Europa il PIL si è purtroppo fermato allo 0,35%, al di sotto delle attese. Rimangono stabili l’anticipatore PMI manifatturiero e la disoccupazione. In Giappone le prime stime del PIL sono per una moderata crescita grazie all’impatto positivo dell’export e consumi privati.

Nel mercato obbligazionario i governativi americani vedono un incremento dei tassi con il titolo decennale prossimo al 3%. In Europa l’evento principale è stata la riunione della BCE dove hanno deciso di mantenere invariati i tassi e ribadire la fine degli acquisti nel prossimo dicembre 2018 mantenendo la politica di reinvestimento per un periodo di tempo sufficientemente esteso tanto da indicare che i livelli attuali dei tassi d’interesse saranno mantenuti fino all’estate 2019. Il mese di luglio ha visto un importante rimbalzo della componente High Yield in particolare quello europeo. Anche i mercati emergenti registrano un deciso rialzo soprattutto nel segmento in valuta locale.

Tutte le commodities, a seguito delle tensioni relative alla guerra commerciale, fanno segnare rendimenti negativi mentre pressoché stabili i cambi tra valute.